L’uccello di fuoco

L’uccello di fuoco

Da un racconto tradizionale russo

C’era una volta un giovane principe di nome Ivan che viveva in una regione di neve e ghiacci. L’estate era sempre breve ed erano pochi i fiori che riuscivano a resistere a un quasi perenne inverno.
Un giorno, mentre era a cavallo, Ivan intravide tra gli alberi alcune scintille. Si avvicinò e notò che si trattava di un uccello di fuoco, una rara specie che lui aveva imparato a conoscere solo nelle leggende popolari. Quando l’uccello si alzò in volo, il principe lo inseguì al galoppo percorrendo chilometri e chilometri di sentieri sempre più angusti. Alla fine arrivò in un meraviglioso giardino dove, nonostante le basse temperature, i fiori splendevano a migliaia: era lì che l’uccello aveva deciso di riposarsi dopo il suo lungo volo, adagiandosi su un ramoscello di pesco. Quando gli fu vicino, Ivan non se la sentì di disturbare il leggendario volatile e lo lasciò libero di volar via.

Mentre era ancora nel giardino, intento a contemplare i mille colori dei fiori, Ivan sentì un suono meraviglioso. Si voltò: una bellissima fanciulla, coi capelli neri come la notte, stava cantando mentre era intenta a cogliere delle rose.
Ivan le si avvicinò.
Mi chiamo Zarievna” si presentò la ragazza.
Vieni con me nel mio regno– disse il principe- ti sposerò e sarai la mia principessa
Non posso– rispose Zarievna- sono prigioniera di questo posto. Nella casa qui accanto vive un orribile mostro. Finché non verrà sconfitto, qualora provassi a uscire da questo giardino incantato, troverei la morte”.

Allora il principe Ivan, estraendo la sua spada, decise di affrontare il terribile mostro. Si avvicinò alla casa ma, non appena ne superò la soglia, dei rovi di spine gli avvolsero le caviglie impedendogli di muoversi. Intanto dalle stanze interne della casa, si sentirono i terribili passi del mostro che, destatosi dal sonno, si avvicinava all’ingresso per uccidere l’intruso.
Ivan provava a rompere i rovi con la sua spada, mentre vedeva nel buio gli occhi rossi del mostro avvicinarsi e le sue fauci già spalancarsi.
D’improvviso, però, l’uccello di fuoco, ricordandosi della virtù d’animo del giovane principe, arrivò in suo aiuto: con le sue ali di fuoco bruciò i rovi che tenevano Ivan incatenato, permettendogli di sfuggire alle fauci del mostro. Poi, si poggiò sul pavimento in fieno facendo sì che la casa prendesse fuoco e le fiamme avvolgessero il mostro uccidendolo.

Così la giovane Zarievna poté finalmente lasciare il giardino incantato al seguito del principe Ivan che decise di fare dell’uccello di fuoco il simbolo del suo regno.
Da allora ogni volta che un giovane valoroso si trova in difficoltà, un uccello di fuoco vola da lui per aiutarlo.

Parole da imparare

galoppo: tipo di andatura, abbastanza veloce, del cavallo
adagiarsi: posarsi con cura
rovi: piante spinose