“In mezzo alle terre“.
E’ questo il significato letterale di mediterraneus. E, in effetti, il mar Mediterraneo, visto dall’alto, sembra più un grande lago che tocca le coste di tre continenti: Europa, Africa e Asia.
Con il suo fascino e le sue acque blu, il mar Mediterraneo ha ispirato artisti e scrittori, registi e poeti. L’elenco di opere che proprio dal Mediterraneo traggono ispirazione è infinito e non basterebbe un intero libro solo per elencarle!
In occasione della giornata internazionale del mar Mediterraneo, che si celebra l’8 luglio, abbiamo raccolto per te alcune poesie che, direttamente o indirettamente, hanno questo mare come protagonista. Si tratta di parole delicate e affascinanti, ma al tempo stesso forti e suggestive.
S’ode ancora il mare
di Salvatore Quasimodo
Già da più notti s’ode ancora il mare,
lieve, su e giù, lungo le sabbie lisce.
Eco d’una voce chiusa nella mente
che risale dal tempo; ed anche questo
lamento assiduo di gabbiani: forse
d’uccelli delle torri, che l’aprile
sospinge verso la pianura. Già
m’eri vicina tu con quella voce;
ed io vorrei che pure a te venisse,
ora, di me un’eco di memoria,
come quel buio murmure di mare.
Ulisse
di Umberto Saba
Nella mia giovinezza ho navigato
lungo le coste dalmate. Isolotti
a fior d’onda emergevano, ove raro
un uccello sostava, scivolosi al sole
belli come smeraldi. Quando l’alta
marea e la notte li annullava, vele
sottovento sbandavano più al largo,
per fuggirne l’insidia. Oggi il mio regno
è quella terra di nessuno. Il porto
accende ad altri i suoi lumi; ma al largo
sospinge ancora il non domato spirito,
e della vita il doloroso amore.
Il mare è tutto
di Sandro Penna
Il mare è tutto azzurro.
Il mare è tutto calmo.
Nel cuore è quasi un urlo di gioia.
E tutto è calmo.
Mare
di Giovanni Pascoli
M’affaccio alla finestra, e vedo il mare:
vanno le stelle, tremolano l’onde.
Vedo stelle passare, onde passare:
un guizzo chiama, un palpito risponde.
Ecco sospira l’acqua, alita il vento:
sul mare è apparso un bel ponte d’argento.
Ponte gettato sui laghi sereni,
per chi dunque sei fatto e dove meni?