La storia del calendario dell’Avvento

La storia del calendario dell’Avvento

Un’espressione che sentiamo pronunciare ogni anno con l’avvicinarsi del mese di dicembre e che spesso si traduce iniziative commerciali da parte di vari brand: il calendario dell’Avvento.

In realtà, la parola Avvento sta a indicare il conteggio di giorni, in una sorta di countdown, che tiene conto delle quattro domeniche che precedono il Natale.

Se secondo la liturgia cattolica, quindi, il calendario dell’Avvento inizierebbe dalla quarta domenica prima di Natale (quindi a volte da fine novembre), normalmente, per convenzione, si fa partire il calendario dal primo giorno di dicembre.

In alcune famiglie questo conteggio avviene creando dei calendari. Questi sono in stoffa o altri materiali e ogni giorno corrisponde a una casella che custodisce un dolce o una caramella.

Altri, più propensi al lusso, acquistano invece calendari che nascondono piccoli gioielli, creme per il corpo e chi ne ha più ne metta, come una vera e propria anticipazione del regalo natalizio.

Ma come e quando è nata questa tradizione?

Il calendario dell’Avvento così come oggi lo conosciamo, nel senso di oggetto da utilizzare per rendere più piacevole l’attesa del Natale, è nato in Germania agli inizi del XX secolo.

Fu, infatti, un certo Gherard Lang a mettere in commercio un cartellone con 24 caselle che ognuno poteva riempire a suo piacimento.

L’idea gli venne da un’usanza della sua infanzia. Sua madre, infatti, riempiva 24 sacchetti con un biscotto. Poi consentiva al figlio di aprirne uno al giorno prima del tanto atteso Natale.

Inizialmente non si parlava di Calendario dell’Avvento, bensì di Calendario di Natale o di Calendario di San Nicola.

Si trattava di espressioni più corrette rispetto a quella di Calendario dell’Avvento che, invece, inizierebbe ogni anno un giorno diverso. L’inizio varia, come abbiamo visto, a seconda di quando cade la quarta domenica antecedente al Natale.

Nei primi esempi di Calendari dell’Avvento, inoltre, dietro le finestrelle non c’erano sempre dei dolci, ma a volte semplici citazioni della Bibbia o immagini relative alle festività natalizie.

Quello di associare l’Avvento a un dono è una regola consolidatasi per lo più nella seconda metà del XX secolo. Fu questo il periodo in cui si è iniziato a proporre il Calendario dell’Avvento da parte di brand.

Oggi il Calendario dell’Avvento è diffuso non solo in Germania, ma in tutto il mondo. Inoltre, ha perso quella connotazione religiosa legata al significato preciso e puro dell’Avvento, andandosi a secolarizzare in un significato laico.

 

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