Il Natale di domani

Il Natale di domani

Siamo ufficialmente a dicembre.
La neve (in gran parte di Italia) non è ancora arrivata, ma la sensazione di essere sommersi da qualcosa è ben tangibile.

Forse è il peso dei mesi precedenti che hanno condensato in loro un certo numero di eventi spiacevoli. Parlarne nello specifico (per l’ennesima volta) probabilmente è eccessivo.

Oppure, magari, è il peso di un futuro incerto che noi tutti ci ritroviamo a contemplare con un sentimento che non riusciamo ben a definire.

Un misto di ansia, ma anche di entusiasmo, una pace turbata che sentiamo dentro e che non possiamo in alcun modo combattere.

E se non si può combattere questa condizione, cosa fare? Accettare il futuro con paura o speranza?

Rispondere a questa domanda non è semplice.

Noi di Raggio di Sole abbiamo riflettuto a lungo e abbiamo concluso che non vi diremo di accettare il domani con speranza solo per il gusto retorico di dirvi di affrontare la vita con positività.

Abbiamo semplicemente deciso di parlarvi di quello che tutti noi in questo momento sentiamo, ossia di un’attitudine al domani.

Una pagina nuova, bianca, ma che porta i segni di un passato intenso.

Proveremo a riempire questa pagina insieme, con tante piccole impronte quotidiane. Un percorso, più che un countdown, verso un Natale che non sarà come gli altri, ma che ha in sé una traccia di luce.

Certo, la luce non è per forza sinonimo di un cambiamento positivo. Anche gli incendi fanno luce, ma noi a questo non vogliamo pensarci.

Il Natale di domani non porta in sé alcuna promessa. Non ci dice che andrà meglio.

È solo un Natale, nuovo e diverso.

Ma mai negarci la possibilità di un’aspettativa. Mai negarci la possibilità di un sogno.

 

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