Cosa vuol dire per noi educare?
Consapevoli dell’impossibilità di dare una definizione univoca a questo verbo, siamo però convinti che educare significhi anche differenziare.
Ogni volta che creiamo un progetto, partiamo dal presupposto che i bambini si muovono, per loro istinto e natura, verso mondi diversi: il nostro compito è supportarli nelle loro attitudini creative.
La censura e l’omologazione non sono parole che ci appartengono. Al tempo stesso dobbiamo pensare a un progetto educativo che riesca a tener conto delle esigenze di tutti, senza la creazione di una scala prioritaria di aree didattiche, ma distribuendo le risorse in modo equo.
Differenziare in equilibrio è forse l’espressione che più ci rappresenta.
“Il bambino è un corpo che cresce e un’anima che si svolge” diceva Maria Montessori.
Noi, come lei, crediamo che questo svolgimento dell’anima debba essere seguito attraverso un’attenzione particolare.
Le attività che svolgiamo nelle nostre strutture scaturiscono tutte dallo studio delle teorie educative formulate dai pedagogisti più importanti del passato, ma anche del presente: siamo consapevoli che l’educazione migliore non si attua soltanto sulla base di un primato storico per cui ciò che è più antico deve essere per forza più autorevole e giusto. Per questo ci teniamo costantemente aggiornati attraverso uno studio perenne.
Studiare, aggiornarci continuamente ci appartiene ed è alla base del nostro lavoro.
Le nostre attività educative si basano su interventi basati sulle esigenze di ciascun bambino e sulla predisposizione di condizioni idonee a uno sviluppo armonico di tutte le dimensioni della personalità.
Una grande attenzione è data alle attività laboratoriali richiedono una collaborazione costante fra gli educatori e un’integrazione equilibrata fra gli adulti. Con essi si mira a far sì che il bambino possa imparare a fare delle cose, a utilizzare degli strumenti e, attraverso di essi, a ottenere successo sulla base del risultato conseguito. Tra gli strumenti adoperati si prediligono quelli che favoriscono la percezione e l’organizzazione del pensiero. Inoltre il tutto viene inteso come un contesto di condivisione, come luogo nel quale è prevista una situazione di Tutoring, per il bambino e per i genitori del bambino.
Un esempio di attività proposte nel corso della giornata è il seguente:
– Accoglienza dei bambini e dei genitori
– Spuntino del mattino
– Cura e Igiene
– Esplorazione, attività, gioco
– L’ora della pappa
– Il sonnellino
– Commiato e uscita
La Multiculturalità
La nostra società è sempre più ricca e variegata. Proprio per questo ci sta a cuore che la nostra educazione abbia un carattere interculturale e sia focalizzata ai principi del rispetto reciproco.
La nostra attenzione si rivolge dunque all’integrazione e al supporto alle etnie e culture differenti. Nello specifico l’educazione interculturale avviene tenendo presente i seguenti punti:
Lo spazio
La relazione
La comunicazione
Il sapere
Tenendo presente questi punti come principi da cui muoversi verso un percorso educativo completo, l’interculturalità è favorita dalla realizzazione di eventi e dal ricorso a temi che aiutino il bambino a conoscere il mondo, le sue storie, le sue feste, i suoi giochi, i suoi sapori, le sue diverse sfaccettature.
Partecipazione attiva delle famiglie
Il ruolo dei genitori è importante. Ecco perché per noi importante includerli in una serie di iniziative attraverso attività di varia tipologia: corsi di formazione specifici, assemblee, incontri, laboratori.
Sosteniamo il ruolo attivo della famiglia, la genitorialità, creiamo occasioni per costruire relazioni amicali tra i vari nuclei familiari, accogliamo le nuove tipologie di famiglie con lo sguardo sempre rivolto al futuro.